Carlitos Tevez, intervistato da Il Corriere della Sera, ha rivelato che appena arrivato in Italia è stato colpito dalla bontà del cibo nostrano (“adoro la burrata e il salame”). Poi ha parlato di calcio e si è detto sorpreso per essere entrato “così velocemente nel cuore dei tifosi” della Juventus. Il fuoriclasse argentino del club bianconero, interrogato su Antonio Conte, ha detto:
È un vincente. E se uno vuole vincere deve abituarsi a lavorare duro e ad essere come lui: dare il massimo per ottenere la vittoria.
Gli 11 gol realizzati in campionato rappresentano uno straordinario bigliettino da visita per un top player che qualcuno considerava un po’ in affanno dopo l’esperienza al Manchester City. Sta di fatto che sull’Apache pesa il fatto che da quattro anni e mezzo non segni in Champions League. Anche se il calciatore pare non soffrirne più di tanto:
Non entro mai in campo pensando al gol, ma a giocare per la squadra. Essere a secco in Champions non mi toglie il sonno.
In passato Tevez aveva manifestato in maniera piuttosto esplicita la sua stanchezza verso il mondo del calcio facendo intendere l’intenzione di appendere le scarpe al chiodo tra non molti anni. L’attaccante ha spiegato:
Sono nove anni che sono lontano dall’Argentina, dalla mia famiglia. Non è facile: il tempo passa e i miei genitori invecchiano. Sono cose su cui rifletto. Per fortuna non ho bisogno di soldi e quindi penso a quanto mi manca il resto.
Quindi la precisazione sul falso tweet contro Llorente a lui attribuito a settembre scorso, quando ancora lo spagnolo non era in forma (“È meglio che Fernando si dia al basket”):
Mi sono arrabbiato perché eravamo in un buon momento e cercano sempre di coinvolgermi in qualche problema con altri giocatori. Io ho la fama di essere un personaggio che crea conflitti nella squadra, ma non è vero.
Infine, dopo aver detto che il campionato non si chiuderà con il big match contro la Roma perché “in Italia fino alle ultime due-tre giornate non si vince”, la critica nei confronti di Milan e Inter, due squadre – pur con modalità e risultati diversi – in difficoltà nella prima parte di stagione:
Seguo il Milan da tempo e per chi lo segue non è una sorpresa. Milan e Inter da anni non prendono giocatori importanti per rinnovare la squadra. È difficile, senza una squadra forte, fare bene in campionato.
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